Il turismo delle radici, detto anche turismo delle origini, è uno dei “nuovi turismi”, che coinvolge chi vuole riscoprire le proprie origini e la storia familiare dei propri antenati e della propria comunità.
In termini di incoming, i discendenti di italiani emigrati all’estero il secolo scorso che desiderano conoscere la loro terra di origine sono moltissimi: gli interessati alla storia di rado cercano un viaggio “mordi e fuggi”, preferiscono esperienza più intense e ricche di significato.
Questo tipo di viaggio è altamente personalizzabile, per permettere al viaggiatore di entrare in contatto con le tradizioni, i sapori e i dialetti delle sue origini. La durata del viaggio non è standardizzabile, varia con il variare della volontà di chi lo conduce di approfondire la conoscenza del territorio.
Il turismo delle radici è in grado di valorizzare piccoli borghi, aree rurali e aree meno conosciute del nostro Paese, contribuendo così alla crescita economica degli stessi.
Il turismo delle radici è un’esperienza unica, il modo migliore per riconnettersi con le proprie origini in maniera autentica. Per questo motivo, il trend evidenzia una crescita rilevante, anche grazie ai social network e alla capacità di piccole realtà di comunicare, sta vivendo un trend molto positivo. Vi invitiamo anche a guardare il video pubblicato qui sotto dove Luigi Maria Vignali, Direttore Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie della Farnesina, offre una panoramica molto interessante in merito a questo argomento.
Che ne dite, lo sfruttiamo insieme?