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IL GRILLO S..PARLANTE – ATTO II°

Dopo la pubblicazione della mia vision riguardante il desolato e desolante mondo del turismo, ho avuto il piacere – finalmente! – di leggere critiche provenienti anche dal comparto agenziale, segno evidente che non tutti gli agenti sono rimasti vittima di quella lobotomizzazione globale che, scusatemi tanto, davo per scontata. E allora, per caricare la dose, proseguiamo…

Se qualcuno ritiene ancora sia possibile “aprire tavoli e discutere” quando fuori dalle mura delle agenzie di viaggio si discutono opzioni pratiche e draconiane, vorrei richiamare l'attenzione su alcuni possibili scenari futuri che potrebbero – perché no… – realmente realizzarsi.   Per farlo dovrò per forza “usare” i nomi di diverse e importanti società presenti sul mercato che, sono certo, mi scuseranno… In ogni caso, l'usare i nomi di determinate aziende significa attribuire loro valore, giusto?

Tutti quanti voi siete al corrente dell’acquisizione operata da Costa Crociere sul pacchetto di quote delle agenzie Welcome detenuto da Alpitour, un’acquisizione che vede dunque i due più importanti operatori turistici – con prodotti differenziati – ugualmente legati ad una rete distributiva strutturata ed efficiente.

Viene facile pensare che una rete di oltre mille punti vendita potrebbe garantire ai T.O. in questione uno “zoccolo duro” capace di fornire un indubbio sostegno alle loro vendite, ma è anche facile capire che, per duro che sia, questo zoccolo non consentirebbe azioni eclatanti più forti di tanto, in quanto rappresentante poco meno del 10% del mercato agenziale.

Ma se, e dico “se” in quanto sto solo facendo ipotesi, Alpitour e Costa Crociere – o anche uno solo dei due – decidesse di acquisire, totalmente o per la sua maggioranza, un’altra rete distributiva di notevoli dimensioni o, meglio ancora, più reti in procinto di fondersi tra loro quali, ad esempio, BravoNet e HPVacanze, voi agenti di viaggio siete in grado di ipotizzare la portata che un’operazione simile avrebbe sul mercato? E, soprattutto, sul vostro mercato?

Alpitour, Costa Crociere e circa 2.400/2.500 agenzie di viaggio. Una notevole potenza di fuoco, vero? Ora immaginate il “potere” che un gruppo del genere potrebbe esercitare sul consumatore, sulla finanza e sul credito, sul mercato delle promozioni e dei grandi bacini d’utenza, sul trasporto e sull’accoglienza. E sulle agenzie di viaggio, sia quelle del gruppo che quelle estranee: avremmo agenzie in grado di disporre di condizioni pressoché esclusive (con un 25% della distribuzione nelle mani lo farei anch’io…) ed altre poste – di fatto – nell’impossibilità di vendere gli stessi prodotti. Agenzie che dovrebbero, obtorto collo, abbandonare per sempre il proprio modus operandi per soddisfare le aspettative della proprietà, ed altre agenzie che, al contrario, pur possedendo la massima libertà di vendere questo o quello, non potrebbero esercitarla.

Pensiamo anche  ai T.O.. Quanti di loro dovrebbero deporre le armi di fronte ad una concorrenza che, se già oggi è feroce, domani sarebbe impossibile da sostenere? E quanta pluralità d’offerta si ritroverebbe ad avere il viaggiatore? E quali sarebbero gli istituti di credito desiderosi di affrontare il rischio che comporterebbe l’affidare un piccolo/medio T.O. quando sul mercato vi fosse un leviatano di questa portata?

Ok, direte voi, queste sono solo ipotesi, giochi di fantasia, fanta-economia applicata al turismo. Vero, dico io, avete ragione. Ma riflettete… Cento anni fa era fantascienza pensare che gli aeroplani avrebbero portato l’uomo in giro per il mondo, e quarant’anni fa nessuno avrebbe mai scommesso sul fatto che i voli charter avrebbero padroneggiato il mercato della vacanza. Quindi, la fantascienza di ieri non è altro che il passato di oggi.

Vogliamo aprire tavoli e discutere? Vogliamo arrabbiarci se un Grillo S..parlante dipinge scenari più grigi che rossi? Vogliamo dire che tanto è solo fantascienza e che non succederà mai nulla? Va bene, facciamo così anche se così non è, ma - per favore - evitate nel prossimo futuro di lamentarvi per non esservi soffermati con più attenzione sul mondo così com'è e su ciò che avreste forse dovuto fare per scrivere una storia diversa.  E per chiudere, uso le parole di una celebre canzone di De André che dice: “Anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti”.

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