Il 23 ottobre 2025 è stato adottato dal Consiglio dell’Unione Europea il 19° pacchetto di sanzioni contro la Russia, al fine di contrastare il proseguimento del conflitto russo-ucraino.
Tra le altre sanzioni, è stata vietata anche la prestazione di servizi turistici (classificati CPC 7471 e 7472) in Russia: le imprese e i professionisti europei non potranno quindi più offrire, organizzare o vendere servizi turistici destinati alla Russia o a clienti russi (ad esempio: pacchetti viaggio, tour, prenotazioni alberghiere, servizi di guida, ecc.).
Vediamo in concreto quali attività saranno vietate dal 1° gennaio 2026 in base al divieto UE di prestare servizi turistici in Russia (CPC 7471 e 7472).
- Agenzie di viaggio e tour operator (CPC 7471)
Vietato:
- organizzare o vendere pacchetti turistici verso la Russia;
- offrire servizi di prenotazione di voli, hotel o attività in Russia;
- stipulare contratti con partner russi (alberghi, compagnie di trasporto, musei, ecc.);
- collaborare con tour operator russi per l’invio o l’accoglienza di turisti;
- fornire supporto logistico o di consulenza a imprese russe del settore turistico.
Esempi pratici:
- Un’agenzia italiana non potrà più proporre viaggi a Mosca o San Pietroburgo o altri luoghi della Russia.
- Una piattaforma online europea (come Booking, Expedia, ecc.) non potrà più offrire prenotazioni di strutture o servizi in Russia.
- Un tour operator non potrà organizzare crociere con scalo in porti russi.
- Servizi di guide turistiche (CPC 7472)
Vietato:
- fornire servizi di guida o accompagnamento turistico in Russia, anche occasionalmente;
- collaborare con enti o agenzie russe per offrire tour guidati;
- operare come guida per gruppi europei in territorio russo.
Esempi:
- Una guida italiana non potrà accompagnare gruppi di turisti in Russia.
- Un’impresa europea non potrà inviare personale per svolgere attività di guida in Russia.
- Ambito territoriale e soggettivo
Il divieto riguarda:
- tutte le persone fisiche o giuridiche dell’UE (imprese, professionisti, cittadini);
- la prestazione di servizi verso o in territorio russo, anche se forniti online o a distanza.
Quindi anche un sito web europeo che accetta prenotazioni da clienti russi o verso strutture in Russia dovrà cessare queste attività.
- Cosa non è vietato (per ora):
- Servizi turistici all’interno dell’UE o di Paesi terzi rivolti a cittadini russi (es. un russo che viaggia in Italia resta ammesso, salvo altre restrizioni sui visti).
- Attività puramente informative o giornalistiche sul turismo.
L’obiettivo delle sanzioni è limitare il flusso economico verso il settore turistico russo e attenzione: le violazioni delle misure potranno comportare sanzioni economiche o penali nei Paesi membri.









