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Per ITA si prevede un deciso cambio di passo dal punto di vista economico e tagli ingenti
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Sembra giunto al termine il braccio di ferro tra la Commissione Europea rappresentata dal Commissario per la Concorrenza Margrethe Vestager e il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti sul tema della “Nuova Alitalia”.
Si vocifera che una battuta tra i due abbia chiuso questa disputa: «Ministro, lo sa che quest' estate verrò in vacanza in Italia?» ha esclamato, secondo le ricostruzioni, la Vestager a Giorgetti, il quale ha risposto: «Davvero vicepresidente? Allora il biglietto per il viaggio glielo regalo io. Uno solo però, e a patto che venga con la nuova Alitalia».
Comunque, l’accordo stipulato tra i due contendenti non è stato affatto indolore per l’Italia. Infatti, la ITA - questo è il nome della “Nuova Alitalia” come è stata chiamata dal Ministro Giorgetti - dovrà segnare un deciso cambio di passo dal punto di vista economico rispetto al passato, operando tagli ingenti. Sembra che il personale debba essere ridotto almeno del 50%, determinando un calo dei dipendenti a quota 5.500 - i sindacati, sul piede di guerra, sono pronti a uno sciopero il 18 giugno per contestare tale misura - e pare che gli aerei subiranno una riduzione di simile portata, dal momento che ITA potrà contare solamente su 49 mezzi.
Ma non è tutto. La Commissione, infatti, ha discusso fortemente col Ministro Giorgetti anche sul tema del taglio degli slot aerei. Sembra che alla fine l’Italia abbia ottenuto una riduzione minore a Linate - attorno al 13% - in cambio di un taglio più corposo a Fiumicino. Inoltre, la Commissione ha imposto come punto fondamentale la restituzione di 1,3 miliardi di prestiti statali che altrimenti Bruxelles presto reputerà come «aiuti di Stato illegittimi».
Infine, permane il nodo relativo alla sorte dei biglietti già venduti per i viaggi pianificati nei prossimi mesi. Se in un primo momento regnava sovrana l’incertezza su questo tema, ora sembra che i ticket emessi da Alitalia e il programma di fedeltà MilleMiglia non passeranno alla nuova compagnia, in virtù della discontinuità economica col passato pretesa dalla Commissione. Così, al fine di tutelare i consumatori e la propria posizione, ITA avrebbe previsto dei risarcimenti economici per i clienti che hanno già acquistato un biglietto. Tuttavia, grava sulla nuova compagnia un’ulteriore incognita. Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, la somma da rimborsare ammonterebbe a 200 milioni di euro, denaro di cui al momento ITA non è in possesso. Dunque, chi e in quale modo rimborserà i clienti? Questa domanda non ha una risposta, allo stato attuale.
La nuova società sarà capitalizzata con 1,35 miliardi suddivisi in tre tranche: 700 milioni saranno versati immediatamente per ottenere la licenza, 400 milioni il prossimo anno e infine 250 milioni nel 2023. ITA otterrà il trasferimento senza bando dell’aviazione, potrà partecipare al bando di gara per ottenere il marchio "Alitalia" che gli consentirebbe di ottenere una quota di maggioranza nell’handling e una quota di minoranza nella manutenzione.
A tal proposito, la Commissione è stata molto chiara sulla necessità di trasparenza e competitività della gara di assegnazione del marchio: in altre parole non è detto che ITA otterrà per forza il marchio Alitalia. Inoltre, sembra che, dal canto suo, Giorgetti abbia aggiunto che «La nuova compagnia dovrà dimostrare di saper stare sul mercato perché non potrà semplicemente fare l’azienda di Stato».
Al termine dell’incontro con la Vestager, al quale ha partecipato anche il Ministro del Tesoro Daniele Franco, Giorgetti ha sottolineato che l’obiettivo è quello di permettere ad ITA di volare indicativamente dal primo agosto, perché il governo ha «il dovere di garantire l’operatività nella stagione estiva».
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