Torniamo a scrivere – e non perché l’argomento ci piaccia particolarmente – delle assicurazioni e dei Fondi di Garanzia a tutela di insolvenza e fallimento per informarvi che, dopo aver scritto alla Provincia di Verona, abbiamo fatto la stessa cosa col Comune di Udine, primi Enti ad esigere, in maniera piuttosto “grossolana”, le garanzie richieste agli AdV dall’attuale normativa.
La prima a muoversi era stata la Provincia di Verona che, già negli ultimi giorni di luglio, aveva scritto alle agenzie di viaggio del suo territorio richiedendo la trasmissione della certificazione attestante il possesso delle garanzie previste dalla modifica dell’art. 50 del Codice del Turismo, a tutela dei consumatori. (Lettera della Provincia di Verona)
Avevamo immediatamente risposto (AIAV alla Provincia di Verona) contestando in toto il contenuto della loro missiva e sottolineando l’impossibilità di applicare qualsiasi forma di sanzione verso le agenzie (per ora) inadempienti, in quanto non previste dalla normativa (AIAV alla Provincia di Verona) e l’Ente provinciale – seppure in disaccordo su alcuni punti – su quest’ultimo aspetto concordava pienamente (Replica della Provincia di Verona ad AIAV).
La seconda lettera giungeva alle agenzie situate nel Comune di Udine (Lettera del Comune di Udine) e, pur mantenendo pressoché invariato il “minestrone” giuridico addotto per richiedere copia delle garanzie, il Comune minacciava sanzioni consistenti addirittura nel divieto di prosecuzione dell’attività.
Altra risposta, quindi, (AIAV al Comune di Udine) contestando sia il contenuto che la minaccia di sanzioni. Ora attendiamo che il Comune ci faccia conoscere il suo punto di vista in merito alla nostra visione della questione.
Ieri mattina, infine, alla trasmissione “Uno Mattina Estate” su RaiUno, si è parlato dall’abolizione del Fondo Nazionale di Garanzia e di come l’onere della tutela sia passato in capo ad agenti di viaggio e tour operator: l’intervento di Enzo Carella è stato moderato ed equilibrato, ma non ha sottolineato le difficoltà che l’approccio a questo differente modus operandi comporta (e comporterà) per le imprese turistiche.
Ora, è sicuro che TUTTE le agenzie di viaggio dovranno porsi in regola e scegliere a chi affidare la tutela dei propri clienti: assicurazioni, Fondi Privati, banche… Tutto va bene, ma l’importante è che sia frutto di una scelta accurata, di una valutazione mirata sulle caratteristiche peculiari delle proprie attività e sul rapporto “costo/beneficio” che, chiaramente, risulta oggi ben diverso da una proposta all’altra.
Noi dell’AIAV continueremo a contestare ogni pretesa avanzata senza le dovute basi, non perché contrari alla Legge (il cliente DEVE essere tutelato ad ogni costo…) ma perché non possiamo accettare che si faccia una pressione di questo tipo su una categoria già troppo vessata per altri motivi. E questa forzatura non è accettabile né dalla Pubblica Amministrazione, né dai network o dalle Associazioni che avrebbero l’obbligo di difendere i propri affiliati ed associati.
A proposito di network… Uno di questi, molto importante e gestore di un Fondo creatosi ad hoc, ha proposto ad un’agenzia (tra l’altro aderente ad un’associazione anch’essa in possesso di un proprio Fondo di Garanzia…) di aderire a network e fondo contemporaneamente, godendo dell’azzeramento delle “fee” d’ingresso al network per ben tre anni!
Ergo… siamo arrivati alle offerte sul modello televendita, dove "...con 10 euro ti non uno, non due ma ben tre prodottini eccezionali! E quasi ci rimetto!" O sul modello dei circhi di una volta… “Venghino signori venghino, più gente entra, più bestie si vedono!"