[et_pb_section][et_pb_row][et_pb_column type="4_4"][et_pb_text]
Due giorni fa, il 2 maggio, la Regione Piemonte ha deciso di erogare contributi a fondo perduto alle categorie dell’artigianato e del commercio che più di altre hanno visti compromessi i risultati economici di questi mesi di Covid-19.
Un fondo capiente per 88 milioni di euro, primo tassello della strategia “Riparti!Piemonte” – che prevede aiuti per 800 milioni di euro destinati a famiglie e imprese - fortemente voluta dal presidente Alberto Cirio, dalla giunta regionale e dalle principali associazioni di categoria.
I primi aiuti definiti sono stati i seguenti:
- 2500 euro per bar, gelaterie, pasticcerie, catering per eventi, ristoranti, agriturismi, sale da ballo e discoteche, saloni di barbiere e parrucchiere
- 2000 euro per la ristorazione da asporto e i centri benessere
- 1300 euro per la ristorazione non in sede fissa (gelaterie, pasticcerie, take-away)
- 1000 euro per i taxi e i servizi di noleggio con conducente.
Nulla da ridire: tutti sono stati colpiti dal virus, almeno nel portafoglio, e tutti hanno diritto ad un aiuto da parte delle istituzioni, in misura coerente con i danni patiti.
Però è fuori da ogni dubbio che la categoria più colpita in assoluto dal virus è quella degli agenti di viaggio in quanto non solo si sono azzerate le speranze di portare a casa lavoro nel 2020 per via delle restrizioni (sia in Italia che all'estero), delle difficoltà del trasporto aereo e degli alberghi, ma è stato vanificato anche il lavoro già compiuto per via della totalità delle cancellazioni di ogni tipo di viaggio o vacanza, per di più con l’obbligo di restituire ai clienti le somme incassate.
Ed è altrettanto fuori dubbio che le agenzie di viaggio non compaiono nell'elenco delle imprese che verranno beneficiate da subito di un aiuto. Perché?
I tassisti hanno continuato a lavorare, anche se poco e tutte le altre categorie sostenute dal provvedimento sanno quando riapriranno, tra una settimana o due. Le agenzie non lo sanno. Ma comunque non avranno molto da fare…
Inoltre la scelta di prendere in esame esclusivamente i codici ATECO ci pare leggermente ingenua… Infatti, sotto i codici 96.09.09 e 96.04.10 sono definite le attività di “massaggi di benessere” ovvero “Attività di servizi per la persona non classificabili altrove”. A Torino, ma anche in qualsiasi città, sotto questo codice sono attivi numerosi saloni di massaggi cinesi che offrono benessere, e che sicuramente hanno sofferto questa crisi. Ma non credo siano più meritevoli di noi agenti di viaggio.
Comunque abbiamo immediatamente scritto al Governatore della Regione Piemonte, Alberto CIRIO, all'assessore al Turismo Dr.ssa Vittoria POGGIO e all'assessore al Bilancio e Finanza, Dr. Andrea TRONZANO, chiedendo loro di riconsiderare la posizione delle agenzie di viaggio e del settore turistico in generale.
Vedremo cosa succederà…
AIAV - Regione Piemonte[/et_pb_text][/et_pb_column][/et_pb_row][/et_pb_section]