La stagione invernale che si prospetta agli agenti di viaggio non sarà certo delle migliori, anzi, probabilmente li scontenterà parecchio.
Gli aumenti di tutti i servizi turistici – primo tra tutti il trasporto aereo, aumentato a dismisura – costringerà “a terra” molti viaggiatori che sceglieranno di rimandare a tempi migliori o, in alternativa, ripiegheranno su altre destinazioni più abbordabili.
Il tentativo di recuperare (magari con tutti gli interessi…) quanto perso nel periodo contrassegnato dal Covid è palese, e non è neppure condannabile: molte aziende sono arrivate allo scollinamento post pandemico col fiato veramente corto e dopo aver tagliato anche l’impossibile, e ora la voglia/necessità di rimettere in sesto i conti è ghiotta.
Inutile, quindi, lagnarsi per i prezzi di pacchetti e servizi: non scenderanno, e non ci sarà alcun intervento del Governo (auspicato da qualcuno…) in grado di riportarli ad un livello più vicino alle aspettative dei clienti.
Diciamo però una cosa: chi segue con una certa attenzione i principali social media, e nello specifico i gruppi “di lavoro” creati e frequentati da agenti di viaggio, sa bene che un ritorno ad un turismo maggiormente qualificato era auspicato da molti e da molto tempo, stanchi di ricevere richieste per Maldive a mille euro o per tour degli Stati Uniti con famiglia numerosa al costo di un week end a Gardaland.
Oggi si sta tornando, giocoforza, ad un turismo regolamentato dal costo dei servizi, un turismo che si autoregolerà immettendo sul mercato non più prodotti per tutte le tasche ma, piuttosto, differenziando le tasche ed i prodotti. E in fin dei conti non è totalmente sbagliato… Tutti abbiamo una macchina, ma non tutti guidano una Ferrari, e questo non perché non la si vorrebbe ma perché è – e forse deve rimanere – un sogno.
Anche le agenzie, probabilmente, trarranno vantaggio da questa situazione: ogni agente conosce sicuramente il livello dei propri clienti, e sarà più facile focalizzare l’attenzione su quei prodotti che, di fatto, potranno risultare congeniali alla loro potenzialità di spesa.
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MERITOCRAZIA: CONCETTO SBAGLIATO?
Sembra che premiare i più meritevoli sia diventato un concetto sbagliato, quasi una colpa, perché in un certo senso si "puniscono" le realtà che non riescono a far quadrare i conti.Una recente dichiarazione del Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, rilasciata...