Se volevamo qualche risposta da Astoi, Assotravel e dalle Associazioni dei Consumatori firmatarie del patto della vergogna, siamo stati accontentati. Oddio… Non era così che avremmo voluto riceverle, ma noi sappiamo accontentarci. Per capire il “botta e risposta” che riportiamo di seguito è necessario sapere che…
…nell’inviare il nostro comunicato stampa del 4 febbraio abbiamo incluso, tra i destinatari, anche ASSOTRAVEL, pregando loro – come ogni altro organo d’informazione – di pubblicarlo, magari sul loro sito. Risposta ASSOTRAVEL
Infatti noi non negheremmo mai a loro o a chiunque altro di avere spazio sul nostro, di sito… Noi siamo altamente democratici e aperti al confronto, noi. Bene, da quel momento è iniziato uno scambio di battute simpatico e istruttivo: il richiamo all’utilità (!!) dell’accordo – quello che nega i diritti dei consumatori… – è spassoso, l’accenno alla nostra impossibilità di competere col sistema Confindustriale lo è ancora di più ma quando si arriva al suggerirci di “…lavorare per diventare una vera associazione…” si sfiora il massimo!
Intanto è bene capire che AUTOTUTELA non vuole – in alcun modo – diventare un’associazione paragonabile alle altre se, con altre, si intendono quelle pari ad Assotravel capaci di tradire i loro stessi associati pur di far contenti i loro padroni. AUTOTUTELA non è interessata all’omologazione ma, piuttosto, a far si che agenti di viaggio e viaggiatori siano maggiormente consci dei loro diritti e dei modi più opportuni per farseli riconoscere.
Per quanto all’utilità dell’accordo – che stiamo inviando a tutte le Assoconsumo richiedendo loro un parere consultivo – l’unica che vediamo è per l’Astoi, altra associazione della famiglia Confindustria. Un caso? Sarà, ma che agenti di viaggio e clienti siano rappresentati da un’associazione che ha quale padrone la stessa confederazione che rappresenta i T.O. ci fa pensare. E a voi?