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TUNISIA STOP!

Da ieri è stato promulgato lo "sconsiglio" a recarsi in Tunisia. In qualsiasi parte della Tunisia, dove - tra l'altro - è ormai in vigore il coprifuoco dalle 20:00 alle 05:00 del mattino. Questa comunicazione era attesa a causa dell'accrescersi dei disordini e del timore che questi facessero presa anche sui paesi vicini.  Questa situazione va ad accrescere le paure per una stagione turistica iniziata poco bene e posta a rischio - oltre che da criticità economiche - anche da situazioni geopolitiche.

Infatti, la Tunisia in subbuglio elimina - almeno per ora e speriamo per breve tempo - dallo scacchiere turistico uno dei paesi più accreditati a far la parte dle leone per le vacanze estive del 2011. I pronostici le erano favorevoli proprio per via del costo contenuto delle strutture e dei servizi, della vicinanza all'Italia e agli altri paesi europei e dal gradimento da sempre dimostrato verso le sue spiaggie da parte dei turisti, soprattutto italiani e francesi.

La Grecia pare poco quotata sul tabellone delle scommesse delle destinazioni più gettonate, mentre a farsi largo sono la Spagna con le sue isole, Baleari e Canarie: vicine, ben servite, costi accettabili e - nel complesso - un buon insieme di fattori capaci di attrarre i prossimi vacanzieri da tempo preoccupati per le sempre più complesse situazioni di altri paesi.

C'è da sperare che il clima di rivolta tunisino si cheti in fretta consentendo anche ai T.O. di valutare con maggior chiarezza impegni e opportunità per il quanto mai prossimo futuro: vi sono attori del turismo che, seppure di secondo piano, puntano molto sulla Tunisia, tanto da potersi definire più che in affanno qualora i tempi di ripresa fossero superiori ai classici "pochi giorni".

Contrattualmente e giuridicamente lo "sconsiglio" della Farnesina apre le porte alle cancellazioni delle vacanze già eventualmente prenotate: è bene ricordare - infatti - che gli operatori sono tenuti a cancellare (qualora il consumatore lo richieda) senza applicare penali e rimborsando quanto già incassato in denaro ed entro sette giorni dalla richiesta. E' inoltre da precisare che possono essere annullate le vacanze anche se prenotate per periodi estivi in quanto lo "sconsiglio" - al contrario di alimentari e medicine - non ha data di scadenza se non il momento in cui il Ministero degli Esteri non ritiene che il pericolo sia cessato.

Qualora sussistessero problemi, il ns. servizio legale rimane a disposizione degli ADV associati.

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