Dopo una causa durata quattro anni, il Giudice Dr.ssa Di Nicola del Tribunale di Roma – IV Sezione Penale – ha assolto per insussistenza del fatto Fulvio Avataneo, presidente di AUTOTUTELA, dall’accusa di diffamazione nei confronti della fallita SPRINTOURS.
La vicenda si era aperta quando, in un articolo comparso sul nostro sito, avevamo accennato alle “buste verdi” che iniziavano a giungere presso l’operatore turistico romano; era seguito un breve scambio di battute alimentato da alcune testate di settore ed un comunicato di ASTOI col quale si condannava la nostra informazione definendola “gossip” e sottolineando le evidenti differenze tra i veri professionisti (ASTOI & Co.) e gli “allenatori da bar Sport” (Autotutela). SPRINTOURS contro AUTOTUTELA - TTGItalia - ASTOI Il mercato non vuole gossip - TTGItalia
La continuazione della contesa era stata affidata ai legali. Già allora, nel rispondere al direttore di TTG, Remo Vangelista, avevamo dichiarato di aver fiducia in una Magistratura capace di leggere nelle situazioni aldilà delle dichiarazioni di comodo dell’uno o dell’altro, e che i documenti in nostro possesso ci consentivano di dormire sonni tranquilli. Risposta a SPRINTOURS - TTG
Il 2011 ha visto il fallimento della SPRINTOURS di Jalel Hebara, un fallimento costato parecchi quattrini ad agenti di viaggio e ai loro clienti, ad albergatori e fornitori di altri servizi. Un fallimento annunciato, comunque, a dispetto di tutti i servizi giornalistici ed i commenti altisonanti di questa o quella associazione.
Mercoledì scorso il Tribunale di Roma ha messo la parola fine alla vicenda assolvendo Fulvio Avataneo ed AUTOTUTELA. Assoluzione con formula piena, senza alcun dubbio. La difesa di AUTOTUTELA - rappresentata dal Avv. Prof. Nicola Pisani e dall'Avv. Giovanni Ferrari, ha sapientemente smontato ogni tentativo di far passare il fallimento del T.O. quale diretta conseguenza di quanto pubblicato, e questo anche grazie alla relazione presentata dal curatore fallimentare che ha sottolineato come, già nel 2009, l'operatore fosse in difficoltà.
Oggi, a distanza di quattro anni, rileggendo proprio la risposta inviata a suo tempo al TTG e guardando con la massima attenzione allo scenario che ci circonda, ci viene da ripetere che gli agenti di viaggio continuano ad attendere quel dialogo con i T.O. che è sempre più inesistente. Soprattutto quando lo si pretenderebbe concreto ed onesto.