Innanzitutto vogliamo augurarvi di riuscire a trovare, nel 2012 appena iniziato, un punto fermo dal quale ripartire per costruire la figura del nuovo agente di viaggio, capace di confrontarsi con un mercato palesemente disorientato ma, comunque, dalle abitudini mutate, e con fornitori che, alla pari di noi distributori, si trovano ad affrontare una crisi senza precedenti e, quindi, senza confronti utili.
Perché parliamo di nuovo agente di viaggio? Semplicemente perché crediamo che l’ottica attraverso cui siamo visti dal consumatore non sia né giusta, né tantomeno soddisfacente per le sue aspettative. E crediamo anche che, in buona parte, la colpa di questa visione distorta sia proprio della nostra categoria, tanto occupata ad appiccicare cerotti sulle ferite da non dedicare il necessario tempo alla ricerca di una cura radicale e capace di guarirci.
Siamo tutti concordi nell’affermare che il sistema turistico tradizionale dimostra ampiamente di non essere più gradito ai viaggiatori che, sempre di più, ricercano forme di costruzione e acquisto del prodotto turistico alternative rispetto alle nostre: forse la ricerca del risparmio, forse la voglia di affrancarsi dall’obbligo di sottostare alle solite regole o, forse ancora, il piacere di esplorare il mercato in modi più comodi e in linea con le esigenze di chi ha la giornata impegnata dal lavoro.
Il viaggiatore continua a partire, e questo è dimostrato dai numeri registrati dagli aeroporti. Forse parte meno, ma non certo nella misura in cui agenzie di viaggio e tour operator misurano l’indicatore negativo, ben più marcato, delle loro attività. Quindi, a scontentarlo è un sistema che ritiene vecchio, forse inutile, certamente privo di valore aggiunto.
Noi sappiamo che non è proprio così, ma il fatto che siamo noi a saperlo non cambia certo le cose: è necessario siano i clienti a conoscere le reali caratteristiche delle agenzie di viaggio, dei prodotti che vendono, delle garanzie che offrono. E’ necessario far capir loro che l’offerta turistica del web, o di qualsiasi altro canale di vendita, non si discosta – a parità di qualità di prodotto e di tutele – da quella delle nostre agenzie, e che laddove la differenza è troppo fortemente marcata, o manca la qualità del prodotto o vengono meno le tutele per il consumatore, in quanto nulla viene regalato.
Pur sapendo che le nostre armi non sono poi molto spuntate dalla realtà quanto, piuttosto, dal modo in cui la realtà viene spesso “camuffata” da players privi di scrupoli, è comunque necessario che noi agenti di viaggio iniziamo ad esplorare nuovi modelli di business che devono cambiare – ovviamente in meglio – il nostro lavoro e le nostre aziende. Non aspettiamoci aiuti, ed evitiamo di alzare la voce per chiedere cose che non si realizzeranno sul genere “maggior credito dalle banche” o “commissioni più alte da tutti i tour operator” ma proviamo a capire in concreto cosa possiamo offrire a quei soggetti dai quali vogliamo ottenere, che è ben diverso.
La crisi che colpisce il Paese, e in particolar modo quei settori più esposti in quanto meno necessari, non farà sconti, e non perdonerà certamente le aziende che agiranno poco e male per innovare e per fronteggiarne gli effetti in modo attuale, attento e aggressivo. Ciò che vi proponiamo è di disegnare insieme i nuovi scenari nei quali ci dovremo muovere e nei quali dovremo, per il futuro, farci riconoscere dai clienti, ben sapendo che non è lamentandoci che potremo cambiare le cose.
Vogliamo unire i puntini delle nostre e vostre idee tentando di dar corpo ad un disegno dai contorni netti e chiari, così come il mercato chiede? Se si, indirizzate a coordinamento@a-autotutela.it per dimostrare che la nostra categoria vuole e può mantenere una posizione forte nella distribuzione. Se, al contrario, tale interesse manca, cogliamo comunque l’occasione per augurare a tutti un buon 2012.