L’ipotesi presentata nel testo della Legge di Stabilità di portare l’addebito del Canone RAI sulla bolletta dell’energia elettrica incassa una raffica interminabile di “NO” da più parti, a riprova del fatto che i trucchi, anche se ben congegnati, non piacciono a nessuno.
L’evasione di quanto dovuto alla RAI dai telespettatori, a fronte di canoni non pagati, ammonta ormai a circa 450 milioni di euro all’anno, ovvero circa tre volte tanto la cifra richiesta dallo Stato all’azienda televisiva per contribuire al risanamento delle casse pubbliche, ma nonostante il fine – il recupero dell’evasione – sia indiscutibile, il mezzo non lo è altrettanto.
Il primo ad aver sollevato obiezioni è stato proprio il presidente dell’Autorità dell’Energia, Guido Bortoni, il quale, commentando la proposta, ha parlato di “modalità impropria e di difficile applicazione”, precisando che la bolletta della luce è già gravata da una lunga serie di voci estranee al costo dell’energia e poste sotto la generica indicazione di “oneri di sistema”, e che quest’ultima creerebbe ulteriore difficoltà nella comprensione della bolletta stessa.
Il fattore che, però, più di tutti frena l’Autorità dell’Energia ad accettare il compito assegnatogli dal Governo è proprio quello di dover fungere da “esattore” contestando ai clienti il mancato pagamento del canone RAI e sobbarcandosi ogni contestazione, giusta e non, da parte dell’utenza, con un carico di lavoro e costi infinito. Inoltre sarebbe necessario rigenerare i sistemi di compilazione delle bollette, lavoro di mesi che non consentirebbe certamente di partire da gennaio 2015 come preventivato. E questo senza considerare i costi necessari per l’approntamento del piano, costi dei quali nessuno vuole farsi carico.
Anche le AssoConsumo sono sul piede di guerra in quanto – giustamente – si ritiene perlomeno singolare l’idea di far pagare il canone televisivo a chiunque, inclusi quei consumatori che non posseggono televisori, smartphone, tablet o altri apparecchi atti a ricevere il segnale televisivo, ancor più quando l’onere della prova (la dimostrazione di non disporre delle necessarie apparecchiature) spetterebbe al cittadino. Insomma, colpevole se non si dimostra l’innocenza, al contrario di qualsiasi norma di diritto.
Staremo a vedere… Per ora invitiamo tutti gli Agenti di Viaggio che dovessero ricevere una richiesta di pagamento del Canone Speciale RAI a contattarci, ovviamente quando le loro aziende o loro stessi (quando ditte individuali) non risultino possessori di apparecchi TV o di altri assimilati: saremo pronti ad inviare ogni necessario modulo valido a contestare la richiesta.