Ieri siamo stati colpiti da due informazioni giunte ai nostri uffici, entrambe correlate alla situazione di difficoltà che ammanta l’intero settore della vacanza: il primo riguarda una importante compagnia aerea italiana della quale avevamo già accennato per le sue difficoltà di carattere economico, mentre la seconda riguarda una piccolissima agenzia di viaggio che, con la fine dell’anno, cesserà la propria attività. Un po' come dire che la crisi colpisce grandi e piccoli senza guardare in faccia nessuno...
Parliamo innanzitutto della compagnia aerea, anche lei col fiato corto come più o meno tutti. Già lo scorso mese avevamo accennato alle sue difficoltà che ponevano a rischio il pagamento degli stipendi di novembre ai dipendenti, e ieri – puntuale come sanno esserlo solo le cose negative – giunge un’indiscrezione che la vorrebbe pronta a chiudere, già dai primi giorni di gennaio, alcune importanti rotte. Le destinazioni che vedrebbero la cessazione del servizio sarebbero Santa Clara, Aruba e Cartagena, e siamo certi che diversi T.O. e alcune agenzie già impegnate con diversi gruppi, non faranno salti di gioia.
Dall’altra parte abbiamo un’agenzia di viaggio in difficoltà come oggi, purtroppo, ce ne sono tante. Un’agenzia che ha sperato fino all’ultimo di fronteggiare i propri impegni con la banca, l’affitto,le utenze, gli Enti previdenziali. E, ovviamente al primo posto, agli impegni nei confronti di clienti e tour operator. E anche questa agenzia, come altre, è arrivata alla strozzatura rappresentata da un debito finale di circa 7.500 euro (cifra da capogiro…) che non sa come pagare.
E i clienti sono in partenza tra il 31 dicembre ed il 3 gennaio. L’agente ci ha chiamati ieri chiedendo (a noi…) che fare. Che fare… Chiedere ai T.O. creditori di accettare un piano di rientro a qualche mese su una cifra che, oggi, non consente neppure di acquistare uno scooter. Abbiamo deciso di aiutare questo collega innanzitutto assicurandogli il nostro aiuto nel porre fine alla sua avventura nel settore, fornendogli il supporto legale e fiscale dei nostri professionisti a titolo gratuito, e poi chiedendo ai tre T.O. coinvolti di accettare un rientro graduale del debito.
Dobbiamo dire che, seppure con qualche titubanza, la collaborazione c’è stata: il primo ha già inviato i documenti di viaggio così da garantire la partenza dei clienti e, con i rimanenti due, la soluzione dovrebbe essere definita entro l’ora di pranzo.
Gli AdV sono lo scheletro che regge il lavoro e l’eventuale guadagno di ogni T.O. ed è giusto che questi non lo dimentichino e collaborino anche in queste situazioni. Ciò non toglie che, proprio perché comunque non obbligati, questi tre Tour Operator meritino un grande ringraziamento per aver accettato di collaborare con noi e con questa agenzia in difficoltà.
L’agenzia chiuderà i battenti non appena consegnati i documenti a questi ignari viaggiatori e dalla metà di gennaio questo ex-collega sarà dipendente di altra azienda, così da poter portare a casa di che vivere e pagare i debiti. E il nostro titolo, il titolo di questo articolo, si completerà coi nomi dei tre Tour Operator che avranno reso possibile una buona conclusione d’anno per alcune persone.
Mah, questo settore non finisce mai di riservare sorprese…