Quello che allego è il comunicato, a firma di Maurizio Bosia che il network TRAVEL CO. di Cuneo ha trasmesso nella serata odierna alle proprie agenzie affiliate invitando alla scontro frontale – di fatto – l’Associazione che ho l’onore di presiedere, ovvero AUTOTUTELA. Che seppure più propensa al confronto non si tira certo indietro se, come in questo caso, a questo si preferisce lo scontro. COMUNICATO NETWORK TRAVEL CO
Per essere chiari, la lettera che il collega palermitano Sandro Profumi ha inviato ad Autotutela e ad altre realtà mediatiche per criticare l’operato di MSC Crociere è stato un atto spontaneo, non organizzato dalla nostra associazione e, a quanto pare, condiviso de molte agenzie che hanno aderito ad un’azione della quale non ci è dato conoscere termini o potenzialità.
Nella giornata odierna, Autotutela ha chiarito il proprio punto di vista sia a MSC Crociere che ai responsabili dei network più importanti del Paese precisando che – a suo modo di vedere – il problema non è nato da una operazione commerciale scorretta ma da una cattiva pubblicità, e ha invitato la compagnia e i “rivoltosi” a trovare un punto d’incontro utile a dialogare di regole condivisibili.
Quindi, almeno per una volta, ad Autotutela non si può certo imputare di aver “aggredito” un operatore, a torto o a ragione.
Ecco perché leggere quanto scrive Maurizio Bosia mi infastidisce, non tanto per le fesserie che scrive ma perché – in quanto operatore del nostro stesso settore – con le sue parole non fa altro che tenere il sacco a chi ha interesse a denigrare gli agenti di viaggio facendoli passare per poco intelligenti se non, addirittura, per stupidi.
Autotutela non è paladina di niente e di nessuno: è nata con una mission e la persegue non curandosi di procurare fastidio a chi preferirebbe non ci fosse. E in quanto allo scontento agenziale, questo è una realtà, a meno che non si sia talmente stupidi da volerlo negare.
Per quanto alla sua critica che vorrebbe Autotutela impegnata ad “attaccare” i T.O., “…soprattutto quelli importanti…” , si riferisce a quegli stessi T.O. che le consentono di portare a casa lo stipendio a fine mese? In questo caso la tranquillizzo: i T.O. “attaccati" da Autotutela sono quelli che, spesso o a volte, danneggiano la nostra categoria, che a quanto capisco non è certo la sua. Sono quei T.O. che hanno commesso schifezze pagate sia dagli stessi agenti che da tanti viaggiatori, sono quelli che vendono fumo e che raccontano frottole, sono quelli falliti dopo che Autotutela aveva magari lanciato allarmi per mesi. Però forse a lei interessano, o interessavano, ugualmente.
In quanto al creare allarmismo per portare a casa associati (si dice associati, non affiliati: quelli li cerca lei, forse…) le posso dire che Autotutela ha più associati da sola che le altre associazioni messe insieme. E che ha il consenso di migliaia – migliaia – di agenti, e tanto basta.
Infine, visto che lei parla – e ne parla da perfetto ignorante – di Freenet, mi permetto di chiarirle qualche punto: il network nato dall’iniziativa della ns. associazione – gratuito al 100% contrariamente a quello per il quale lei lavora – non si è mai e poi mai avvantaggiato della "paternità" che, al contrario, gli ha procurato solo guai. E su questo punto sfido qualsiasi T.O. collabori o abbia collaborato con Freenet a dichiarare pubblicamente di aver riconosciuto vantaggi al network per il solo fatto di discendere dall’Associazione. Al massimo, prendendo ad esempio la situazione che vede al centro MSC Crociere, questa potrà al massimo far negare a Freenet la firma del contratto di collaborazione ma, di certo, non gli regalerà nulla. E senza che Freenet ne possa qualcosa.
Quindi, signor Maurizio Bosia, lei ha scritto senza saper leggere e senza saper scrivere. Ha scritto idiozie semplicemente per difendere le over-commission di fine anno dimenticando tutto il lavoro che Autotutela ha svolto e svolge quotidianamente per gli agenti di viaggio - anche per quelle sue affiliate - , sia nelle sedi istituzionali che nelle aule di giustizia.
Termino avvisandola, signor Maurizio Bosia, che di quanto lei ha scritto – personalmente e in nome del network che rappresenta – si troverà a doverne rispondere esattamente come Autotutela fa (con successo…) ogni qual volta viene chiamata a dar conto di quanto scrive. E, su questo, chiudo dandole un consiglio: smetta di scrivere. Non è cosa per lei.
Fulvio AVATANEO - Presidente AUTOTUTELA