Si è tenuta, ieri, presso il Tribunale di Torino, l’udienza per la discussione del ricorso d'urgenza ex art. 700 presentato da Giovanni PELLEGRINI, sia personalmente che quale amministratore della “DAVET s.r.l.”, contro AUTOTUTELA, a seguito degli articoli da questa pubblicati su questo sito web e ai commenti postati dai lettori.
Giovanni PELLEGRINI e la DAVET s.r.l. richiedevano al Tribunale di Torino l’adozione di un provvedimento d’urgenza – depositato il 28 gennaio 2013 – con la formula della inaudita altera parte (ovvero senza che ce ne venisse data preventiva comunicazione) da applicarsi immediatamente al fine di ottenere:
1) l’immediata rimozione dal sito www.autotutela.it – e da ogni altro eventuale sito gestito dall’associazione – di ogni commento, pubblicazione e fotografia che facesse riferimento diretto o indiretto a Giovanni PELLEGRINI, alla DAVET s.r.l. e al marchio Pinguino Viaggi;
2) il divieto ad AUTOTUTELA di incontrare, direttamente o per interposta persona, gli affiliati a Pinguino Viaggi;
3) il divieto ad AUTOTUTELA di esercitare “concorrenza sleale” verso Pinguino Viaggi;
4) l’oscuramento del sito web www.aiav.eu e .it;
5) la vittoria di spese e compensi.
Il Giudice, dopo attenta valutazione e discussione, ha proposto una conciliazione che ha visto impegnati Giovanni PELLEGRINI e la DAVET s.r.l. al ritiro totale ed integrale del ricorso d’urgenza ex art. 700, e AUTOTUTELA alla cancellazione mediante “crocettazione” di alcune parole ingiuriose nei confronti di Giovanni PELLEGRINI presenti in alcuni commenti postati sul sito (misura peraltro già adottata in precedenza anticipando la decisione del Giudice).
Nessuna rimozione dei commenti e delle pubblicazioni riguardanti PELLEGRINI, la DAVET s.r.l. o Pinguino Viaggi in quanto il diritto di espressione e di critica è incontestabile ed intoccabile, nessun divieto di incontrare pubblicamente o privatamente gli affiliati di Pinguino Viaggi in quanto la possibilità di riunirsi liberamente è un diritto garantito dalla costituzione, nessun oscuramento del sito di AUTOTUTELA in quanto, in Italia, la libertà di espressione – quando espressa in maniera veritiera, pertinente e continente - è tuttora assicurata a chiunque.
Ad AUTOTUTELA è stato chiesto un “rimborso alle spese di giudizio” fissato – dopo trattativa – in 2.000 euro oltre a bolli per non aver provveduto in maniera più tempestiva a “crocettare” quelle parole ingiuriose e volgari che alcuni visitatori del sito avevano indirizzato a Giovanni PELLEGRINI e alle sue aziende.
In sintesi, paghiamo 2.000 euro per ciò che alcuni di voi hanno scritto sul nostro sito.
Ovviamente la vicenda può non finire qui… Può darsi che Giovanni PELLEGRINI intenda proseguire sulla strada giudiziaria così come può essere che la stessa cosa la decida AUTOTUTELA, ma queste sono cose che verranno in seguito. Ciò che è certo, oggi, è che per l’ennesima volta la libertà di AUTOTUTELA non è stata lesa in alcun modo, anche perché il farlo equivarrebbe a “chiudere la bocca” all’unica Associazione veramente vicina agli agenti di viaggio.
Ai visitatori del nostro sito chiediamo di non utilizzare termini volgari o ingiuriosi, e di non scrivere ciò che potrebbe risultare diffamatorio: la lingua italiana è di uno splendore incredibile e consente la costruzione di frasi utilizzando termini inattaccabili e ineccepibili. Certo, ci vuole impegno, ma siccome i quattrini sono i nostri… Fateceli tenere in cassa, grazie!
Dal canto nostro – e per preciso impegno – attueremo un “giro di vite” sui moderatori affinché vigilino con maggior fermezza su episodi capaci di danneggiare sia i destinatari dei nostri articoli, sia l’Associazione, ma anche e soprattutto voi stessi che scrivete.
Quindi – come gran finale – vi informiamo che il “Comitato Pinguini del Madagascar” – nato da una componente “scontenta” di affiliati a Pinguino Viaggi, si costituirà domani, 15 febbraio 2013, dopodiché invierà agli interessati la lettera di eventuale adesione. Chi fosse interessato ad avere informazioni potrà scrivere all’indirizzo e-mail comitatopinguinidelmadagascar@gmail.com