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SPRINTOURS E’ FALLITA.

SPRINTOURS è fallita.  Dopo la notizia della decisione di porla in liquidazione e le parole di Jalel Hebara volte a tranquillizzare le aspettative dei consumatori e degli agenti di viaggio creditori, i fatti smentiscono tutto obbligando questi ultimi a ricorrere all’insinuazione al passivo con risultati dei quali nutriamo grossi dubbi. La curatela è stata affidata al dottor Livio Perri che, nei prossimi giorni, comunicherà le proprie decisioni in merito.  SPRINTOURS - Comunicazione del Curatore ai Creditori

Avremmo potuto scrivere le pagine di questa storia datandone l’inizio a circa un anno e mezzo fa, quando la posizione del tour operator romano pareva solida e, addirittura, in ascesa su un mercato che già si faceva difficile. Già allora le crepe nella situazione finanziaria di SPRINTOURS c’erano, come c’erano già i creditori che iniziavano a batter cassa in maniera perlomeno allarmante.

Era il 2009 e l’appuntamento col TTG di Rimini si avvicinava a grandi passi quando iniziammo a parlare di una situazione difficile che avrebbe imposto maggior attenzione agli addetti ai lavori: puntale arrivò la querela e, insieme a questa, arrivò la strenua difesa dell’operatore da parte del Presidente di Astoi – Roberto Corbella – che ci apostrofò quali “terroristi” per aver osato toccare un suo associato.

Eppure le avvisaglie c’erano, ed era sufficiente leggere ciò che era necessario e dar credito alle informazioni che ci giungevano dagli stessi uffici della SPRINTOURS per tracciare uno scenario che non raffigurava altro che la situazione di oggi.

Aldilà del classico “l’avevamo detto…”, siamo i primi ad essere dispiaciuti della fine di un altro importante operatore italiano, nato dal niente come il suo proprietario – un uomo che si è fatto da se – e che non è stato in grado di reggere alle scosse della crisi che ci ha colpito e che non ci abbandona. 

Ci sono altre aziende italiane in grave difficoltà, sia nella distribuzione che nell’operating, aziende che dovranno fare i salti mortali per arrivare a tagliare il panettone e che forse non ce la faranno comunque:  l’Egitto non perdona, come non perdonano le azioni spregiudicate di alcuni interpreti principali del nostro settore. E che nessuno ci chieda quale sarà il prossimo perché siamo piuttosto stanchi di essere criticati ogni qual volta diamo un allarme che, immancabilmente, si rivela esatto...

Piuttosto fate attenzione, imparate a leggere i bilanci delle società con le quali lavorate e ad interpretare i segnali che – spesso – arrivano da chi è abituato a grattare la superficie delle cose.   E non dimenticate che se gli operatori in crisi sono pericolosi, i disonesti lo sono ben di più!

I tentativi di riciclaggio di personaggi o situazioni che hanno fortemente danneggiato le nostre aziende e i consumatori sono un rischio assai maggiore, e se dall’operatore in difficoltà mi devo difendere, ai delinquenti devo dimostrare di saper anche attaccare, quindi… Se siete a conoscenza di nuovi tentativi di avvelenare il nostro settore, parlatene. Fateli conoscere ai colleghi e mettete sull’avviso chi sapete che potrebbe cascare nel tranello.

Ai dipendenti di Sprintours facciamo i nostri migliori auguri.

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