Europarlamento, Consiglio (ovvero i Governi dei Paesi membri) e Commissione UE hanno sigillato la Direttiva sui diritti dei consumatori che, sicuramente, creerà non pochi grattacapi a tanti soggetti che, proprio sull’assenza di specifiche normative, ci hanno campato da re. E i guai arrivano soprattutto sulle transazioni on-line…
Già comprato biglietti aerei on-line dal sito di qualche vettore, magari low cost? Già capitato di acquistare 3,4 o 5 biglietti di andata e ritorno – la famiglia felice che va in vacanza – per scoprire, solo a fine transazione, che i costi addebitati per l’uso della carta di credito data in pagamento sono i classici “5 euro” ma per ogni biglietto?
Dal prossimo futuro (speriamo sia davvero prossimo…) non sarà più così: l’Europa ha deciso che, in questi casi, una sola deve essere la spesa addebitata per il pagamento a mezzo di carta di credito come uno solo è l’acquisto, anche se riferito a più biglietti.
Ma non è tutto: a Bruxelles hanno stabilito che ad essere vietate saranno anche le offerte contemporanee, il che significa – ad esempio acquistando proprio biglietti aerei – che non si dovrà più rifiutare di noleggiare un’auto o valutare l’offerta di un albergo nel luogo di destinazione mentre si procede all’acquisto, perché i vettori non potranno inserire queste “possibilità di scelta” lungo il percorso di definizione della vendita.
E anche le assicurazioni – che ad oggi, in alcuni casi, devono essere rifiutate – in futuro dovranno essere un acquisto frutto di una scelta consapevole.
Un grande passo avanti nella tutela degli acquisti da parte dei consumatori ed una grande limitazione alle possibilità di stra-guadagno da parte di molti vettori e molti consolidatori. Subiscono variazioni anche altri importanti aspetti delle vendite on-line quali, ad esempio, il diritto di ripensamento sull’acquisto effettuato che passa da sette giorni a due settimane, lo stesso lasso di tempo che avrà a disposizione il venditore per effettuare il rimborso.
Speriamo solo che i tempi non si dilatino… definita la norma si arriverà alla Gazzetta Ufficiale più o meno in luglio, quindi toccherà agli Stati membri recepire la norma entro il tempo massimo di due anni. Ma sarebbe tanto bello se facessero più in fretta…