Sono sempre numerose le richieste di chiarimento in merito alla situazione relativa all’acconto del 25% richiesto da alcuni (pochi) operatori turistici per le prenotazioni effettuate su qualsiasi periodo dell’anno e per ogni destinazione. Il gruppo dei propositori dell’iniziativa si è andato via via assottigliando lasciando al capofila – Alpitour – il compito ingrato di fare da apripista.
L’operatore torinese si è quindi trovato nella necessità di fronteggiare l’aperto ostracismo di ADV indipendenti e di network ad un progetto che, così come presentato inizialmente, non poteva certo riscontrare il gradimento sia della rete vendita che, soprattutto, dei consumatori, ormai estremamente diffidenti nei confronti di qualsiasi operatore.
Ad oggi i “successi maggiori” li stanno ottenendo i network per i quali si sta delineando un accordo a binari diversificati:
- per le ADV che effettuano i pagamenti attraverso canali di factoring o attraverso il credito rotativo è previsto il pagamento dell’acconto del 25% depurato della totale commissione sulla pratica;
- per le ADV prive di sistemi di pagamento garantiti è previsto il pagamento dell’acconto del 25% depurato della percentuale di provvigione calcolata sull’importo dell’acconto.
Per addolcire la pillola, ai network che accettano questo accordo vengono garantiti contratti con regimi provvigionali più elevati, campagne "promo" dedicate per un minimo di 16 settimane/anno, storno delle quote d’iscrizione ed overcommission intorno alla media del +4%.
Infine, sempre e solo per i network, si sta trattando affinché l’operatore rilasci concrete forme di garanzie a tutela degli importi anticipati dai clienti.
Questa traccia rappresenta certamente un miglioramento di quanto si prospettava inizialmente ma non è ancora correttamente bilanciato, soprattutto per quanto concerne le agenzie di viaggio indipendenti nei confronti delle quali, al contrario di quanto sta avvenendo per i network, gli operatori tendono a far maggior “pressing” giungendo a minacciare la chiusura totale dei rapporti.
Il nostro parere continua ad essere uno, e uno solo: oggi non esiste operatore che possa permettersi il lusso di perdere parte della distribuzione, anche se minima. Il mercato non è mai stato così avaro di soddisfazioni e le necessità dei T.O. sono costantemente in aumento, motivo per cui siamo convinti che la partita degli acconti non sia ancora chiusa.
Certamente verranno privilegiati quegli operatori che decideranno non di pressare ma di collaborare con le agenzie di viaggio, e questo aldilà delle frasi di circostanza proprie di tanti nostri fornitori ma con dimostrazioni pratiche e tangibili della loro disponibilità.