Gli antichi greci chiamavano l'inferno ADE perché Agenzia delle Entrate era troppo lungo...
Caro agente di viaggio, buongiorno.
Sono l’Agenzia delle Entrate. Hai presente? Sono quell’Ente Pubblico che nel corso degli ultimi due anni – quelli durante i quali tu hai avuto modo di riposare, imparare a cuocere la torta di mele, suonare la chitarra sul balcone e chiacchierare con i tuoi amici su Facebook – ha lavorato senza sosta per fare in modo che tutti i quattrini che ti sono stati elargiti dal Governo arrivassero sul tuo conto corrente con celerità e copiosità.
È stato un lavoro faticoso star dietro a tutti i vari contributi che ti sono stati destinati, faticoso, difficile e non scevro di problematiche molto spesso addebitabili ad una tua scarsa, scarsissima attenzione a quelle cose della vita professionale tipo il DURC, le caselle esattoriali impagate, il codice fiscale errato o confuso col numero di telefono, l’assenza di SPID, CIE e SPIC&SPAN.
Ma nonostante tutti i problemi (risolvibili, per carità…) che mi hai dato, ce l’abbiamo fatta comunque! Grazie a me, al MiBACT, al Ministero del Turismo e al Governo tutto, siamo comunque riusciti a darti denaro a profusione, così che tu non dovessi preoccuparti di quel lieve calo di lavoro della tua agenzia.
Oggi nasce però un problema… Forse, nell’affanno dovuto al tentativo di accaparrarti più denaro possibile, hai commesso qualche errore nei tuoi calcoli, ricevendo quindi una somma ben maggiore del dovuto.
Oppure l’errore è stato mio, che nella fretta dovuta al desiderio di mandarti più soldi – e nel minor tempo possibile – ho esagerato mandandotene più di quanti te ne spettassero.
Ma non importa… Che la colpa sia tua o mia, è sicuramente dovuta a tutta quella confusione che si è venuta a creare intorno a quel grande mucchio di soldi che vi è stato inviato, e diciamo pure che tanti soldi così, tutti per voi agenti di viaggio, non si erano mai visti!
Ora… Non vorrei che tu, ebbro dal tanto ricevuto, ti lanciassi in spese esagerate: come ben saprai, le tasse sulle seconde case sono piuttosto alte e mi dispiacerebbe davvero tanto tu avessi acquistato una villa, magari sul mare, e magari anche con la piscina, e che ora ti potessi trovare in difficoltà nel pagare le imposte. Così come non vorremmo tu avessi acquistato una fuoriserie (pensa a bollo, assicurazione, tagliandi…), o quadri di famosi impressionisti, o ancora gioielli o orologi di grande marca. Tutto tassabile, con mio grande rincrescimento.
Tutto questo con quel sovrappiù di denaro che ti è pervenuto per errore.
Quindi – per aiutarti, sia chiaro – ho voluto metterti in condizione di restituirmi le somme in eccesso in maniera amichevole e semplice: potrai utilizzare un F24 per farmi avere quell’abbondanza che non ti spettava, ovviamente sommando a questa gli inevitabili interessi e le irrinunciabili sanzioni. Ma tutto insieme, senza che tu debba far conti per valutare rateazioni o altro. No, tutto semplice semplice, con un modulino da pagare in banca una tantum.
La tua restituzione “spontanea” mi permetterà di recuperare quei quattrini che sarò pronta nuovamente a ridarti non appena un ministro o l’altro deciderà di renderti nuovamente ricco con un nuovo contributo, a fondo perduto o meno.
Spero apprezzerai la mia cortesia e la mia disponibilità…
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