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MERITOCRAZIA: CONCETTO SBAGLIATO?

Sembra che premiare i più meritevoli sia diventato un concetto sbagliato, quasi una colpa, perché in un certo senso si "puniscono" le realtà che non riescono a far quadrare i conti.

Una recente dichiarazione del Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, rilasciata durante l’incontro con l’omologo Ministro del Messico, Miguel Torruco Marqués, ha scatenato le ire di tanti che hanno ritenuto “divisista” il suo pensiero.

Infatti, il Ministro Santanché avrebbe riconfermato la linea del Governo mirata a sostenere le aziende che investono, contribuendo – in questo modo – allo sviluppo dell’intero settore.

Apriti cielo… Perché quelle che investono sì e quelle che non possono investire no? Perché premiare chi dimostra di non averne bisogno (visto che investono hanno quattrini…) e penalizzare le agenzie che ancora oggi non riescono a far quadrare i conti?

A me, personalmente, sembra corretto: sostengo chi investe in quanto, col suo investimento, favorisce le attività dell’intero settore. Perché non esiste investimento che, nel medio-lungo termine, non vada a premiare l’intera categoria (almeno quella parte disposta a seguire alcune iniziative…) diventando vantaggio comune. E questo indifferentemente si parli di digitalizzazione, prodotto, marketing.

Inoltre, il Covid ci ha insegnato quanto sia stato facile dichiarare situazioni economiche meritevoli di “X” aiuti (contributi a fondo perduto) anche quando non dovuti, dopodiché cessare le attività, sparire e riapparire dopo alcuni mesi con una nuova ragione sociale, una nuova partita IVA ma le stesse persone sulle sedie, e questo è un altro dei motivi che mi spinge a dichiararmi d’accordo col pensiero del Ministro.

È vero, il Covid ci ha brutalizzati per un bel paio d’anni lasciandoci cicatrici profonde, ma i risultati del 2022, del 2023 e le premesse di questo 2024 lasciano intendere una ripresa potente e dinamica, anche se non diffusa, ovunque, nella medesima dimensione. E sono quindi dell’idea che gli eventuali sostegni debbano andare a favore di quelle agenzie, piccole o grandi, che coraggiosamente hanno assunto o assumono, hanno investito o investono in formazione e digitalizzazione e che, comunque, hanno affrontato a testa alta il post pandemico.

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