Ottenere il rimborso di un biglietto aereo già prenotato e pagato è, si sa, una sorta di percorso a ostacoli, rappresentati da regole, restrizioni, veti. E questo avviene regolarmente, cioè quando – a complicare la vita – non concorrono fattori esterni. Ma quando questi fattori si presentano, magari sotto forma di guerre o cataclismi naturali, che fanno gli ADV e i passeggeri? IL MESSAGGERO - Luana De Vita
Oggi pubblichiamo l’articolo comparso ieri su IL MESSAGGERO a firma di Luana De Vita, giornalista sempre molto attenta ai problemi del turismo. Oggi mette il dito – pardon… la penna – sulla spinosa questione dei rimborsi impossibili a seguito di cancellazioni ragionevoli, sottolineando, questa volta, il non trascurabile problema del nostro lavoro.
Ecco un interessante argomento sul quale discutere. Noi e i tanti avvocati che quando si parla di turismo parlano, parlano, parlano e non concludono un tubo…
Il lavoro che l’agente di viaggio svolge quando prenota un servizio che, successivamente, viene cancellato, deve essere pagato o no? E una sola volta o due, come due sono le occasioni in cui l’agente deve impegnarsi per assistere e soddisfare il proprio cliente? E, ancora peggio: come difendersi quando, a seguito di un annullamento non rimborsato dal vettore o dal T.O. , è l'agente di viaggio ad essere citato in Tribunale dal cliente?
Parliamone, perché sono cose serie…