Signore e signori, lo sconsiglio è servito! Problemi? Ringraziate l’esercito egiziano e i Fratelli Musulmani. Se vi avanza spazio ringraziate anche la Farnesina che ha aspettato, e aspettato e aspettato per far contenti i tanti tour operator impegnati a Sharm, Marsa Alam, Hurgada ecc. ecc. e che, senza il Mar Rosso, avrebbero chiesto la cassa integrazione da un pezzo…

Uno sconsiglio atteso e rinviato fino a quando i colossi del turismo europeo e mondiale hanno preso la decisione di chiudere, trasferendo quest’obbligo morale anche all’Italia. Ed ecco il caos, con agenti di viaggio new style incapaci di fronteggiare l’emergenza se non, addirittura, anch’essi in vacanza, e con operatori impegnati a capire dove e come sgraffignare qualche soldo nel marasma dei rimborsi,  e a come aggirare le regole dei vari Codici, quello Civile in primis e quelli del Consumo e Turismo a seguire.

Si aggiunga il Codacons –  solito santo che non suda – a tuonare di azioni di massa (perché di “classe” manco a parlarne) contro il “sequestro” dei turisti nei villaggi, gli stessi turisti che abbiamo visto dai vari TG scendere dagli aerei riposati, ridanciani, abbronzati e per nulla scontenti. Ma si sa che il Codacons deve tesserare, e ogni sistema è buono…

E ora che si fa? Con quali regole si giocherà questa partita capace di dare corpo o di demolire definitivamente la nostra credibilità, a seconda di come la affronteremo?

I tour operator (direi soprattutto quelli aderenti all’Astoi…) hanno già inalberato il loro personalissimo cartello: riprotezioni? Ok, ma pagando la differenza a supplemento! I rimborsi? Ok, ma ci tratteniamo le “quote di iscrizione e le assicurazioni” perché lo dice la CE…

Ma signori operatori, lo sapete che siete una manica di cacciaballe disonesti? Lo sapete che la “riprotezione” prevede non possiate chiedere un solo euro di differenza? Non potete farlo? Ok, allora rimborsate e non fate tante storie inventandovi “l’obbligo” della trattenuta delle quote d’iscrizione e delle assicurazioni! Ma volete proprio che chiunque – Giudici di Pace inclusi – sappiano quanto “pesa” l’assicurazione (vostro obbligo…) nella Q.I.? Volete proprio si sappia che dei settanta, ottanta o novanta euro per pax che chiedete, ce ne sono ben un paio di assicurazione?

Se è questo che volete magari vi accontentano: magari vi ritrovate in Tribunale a fronteggiare una seppur empia alleanza costituita dalle associazioni di categoria unite a quelle dei consumatori (no, tranquilli, Fiavet e Assotravel no… Quelle sono roba vostra!) nel tentativo di rompervi le uova nel paniere. E chi vi dice che, a quel punto, oltre a portare a casa i danni non facciate anche la figura dei fessi?

Volete che le regole cambino e diventino più eque? Allora si lavori – insieme – per portare in Commissione Europea proposte valide ed eque, senza ricorrere ai trucchi da baro ogni qual volta succede un patatrac.

E voi, agenti di viaggio… SVEGLIA! In tre giorni di lavoro serrato abbiamo capito che ne sapete sempre meno, e che le informazioni che dovrebbero aiutare i vostri clienti le andate ad attingere da quella cattedrale di ignoranza che è Facebook! E poi vi lamentate dei clienti che comprano sul web… Almeno il web è comodo, e non pretende di dare “consulenza”.

E adesso aspettiamo il seguito…