Il “turismo di casa nostra” è quello che la politica capisce e che, di conseguenza, sostiene. L’abbiamo visto nel corso della pandemia e lo vedremo sempre di più nel corso del tempo.
Quando, nel 2019, l’Italia si faceva forte di quasi 450 milioni di presenze più o meno equamente suddivise tra stranieri e italiani, quando il turismo organizzato italiano (ricettivo, ristorazione, agenzie di viaggio, guide, ecc.) produceva il 13% e più del PIL nazionale, quando lo stesso settore, nel suo complesso, pesava per il 15% dell’occupazione, a parlare di incoming si era in pochi, una nettissima minoranza di agenti di viaggio rispetto a quelli che vedevano il turismo quale un motore propulsivo nato per spingere i turisti all’estero.
Poi è arrivata la pandemia, che ha costretto gli italiani a far propria la “voglia” di consumare le vacanze entro i confini nazionali se non, addirittura, regionali. Italiani alla scoperta di casa loro, si potrebbe dire. Ma, comunque, è stato un successo: i nostri connazionali hanno fatto buon viso a cattiva sorte ed hanno iniziato a calcare i suoli di Langhe e Roero, della Garfagnana, del Salento. Hanno provato ad immergersi in luoghi, culture, tradizioni, cucine ed esperienze distanti poche centinaia di chilometri da casa loro scoprendo differenze incredibili ed emozioni importanti.
Tant’è che le ricerche di mercato effettuate nel periodo giugno-ottobre 2021 hanno dato un risultato incredibile: il 71% dei turisti intervistati – tra quelli abituati a trascorrere le vacanze estive all’estero e in Italia solo per “obblighi” contingenti – hanno dichiarato che anche nel 2022 avrebbero ripetuto l’esperienza di effettuare vacanze in Italia!
Poi è arrivato il 2022 che tutti conosciamo, portandoci una guerra inattesa capace di sconvolgere gli equilibri di tanti turisti ancora abbracciati all’idea di andare all’estero: sicurezza, caro carburante, aumento del costo della vita in generale… Tutti elementi che – anche quest’anno – favoriranno un turismo italiano, un turismo incoming.
E allora ecco che noi di AIAV abbiamo deciso di aprire una porta o, meglio, un portone, alle aziende che in Italia fanno incoming sul serio, iniziando da ARTÈS che – per prima – ha sviluppato un vero e proprio modello di incoming basato sull’unicità delle proposte, che devono risultare pressoché “impossibili da replicare” così da essere sempre padroni del gioco.
ARTÈS proporrà quindi i propri corsi di formazione dalla piattaforma di AIAV, una piattaforma che, a breve, inizierà a sostenere la formazione più appropriata per un turismo dei nostri giorni e anche di quelli futuri. In anticipazione, ARTÈS ha realizzato TRE brevi video introduttivi curati dalla bravissima SYLVIE SCALA, formatrice e grande appassionata di questo turismo importante e unico.
Con questi tre video vi racconteremo quali sono le basi per avvicinarsi all’incoming. Perché è sicuro che le agenzie che si dedicheranno seriamente a questa forma di turismo potranno portare a casa soddisfazioni che l’outgoing, per ora, ci nega.
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EMT 2023 – EUROPEAN MEDICAL TOURISM: UN EVENTO INTERNAZIONALE DI TURISMO MEDICO
Al via i lavori di apertura della 7a edizione EMT 2023 che si terrà a Chianciano Terme con il patrocinio di ENIT, FEDERTERME, AIAV e Comune di Chianciano. Le agenzie di viaggio non devono mancare!All’evento EMT 2023, che si preannuncia di grande interesse, quest’anno...