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BUON NATALE… O ANCHE NO.

Ultima incursione del Grillo prima di Natale, un Grillo che contrariamente a quanto vuole la tradizione non si sente per nulla buono, anzi… Non vedo cosa ci sia per fare del buonismo spicciolo alla fine di un anno che è stato un vero schifo, sotto ogni punto di vista, per ogni italiano. E non parliamo di quelli che hanno la fortuna-sfortuna di lavorare nel turismo, magari in un’agenzia di viaggi…

Ignorati dallo Stato. Il nostro settore non ha una guida, una strategia, una politica o un politico. Siamo privi di tutele nei confronti dell’abusivismo al contrario di chi opera nel commercio delle borse, dei profumi, della cinematografia o dell’alimentare, dove le operazioni di contrasto impegnano i NAS dei Carabinieri, la magistratura e persinola Polizia Municipale capacissima di scatenarsi contro un “vu cumprà” che raccatta una cinquantina di euro. Però sfuggono a qualsiasi controllo gli abusivi che rubano ad un intero comparto circa la metà del lavoro e che frodano lo Stato con evasione d'imposta, di IVA, con lavoro nero.  Siamo privi di regole certe quando si parla di documenti per l’espatrio, e siamo utilissimi capri espiatori quando le informazioni errate vengono fornite – sempre e solo “ a voce…” – dalle questure, dagli operatori, dalle compagnie aeree.  Siamo sempre colpevoli quando veniamo accusati di aver “rovinato la vacanza” a qualche cliente per non aver previsto una mareggiata, un cane randagio col mal di pancia su una spiaggia o il tradimento della moglie di un cameriere (lui si scopre “cornuto” e tratta male un cliente? Colpa nostra…).  Siamo responsabili se un T.O. o una compagnia aerea falliscono, perché non abbiamo saputo selezionare i partner giusti… E quali sono, oggi, i partner giusti?

Ignorati, e non solo, dai fornitori. Siamo mucche da mungere:  in cambio di un bell’otto o dieci per cento dobbiamo trasformarci in banditi – perché questa è la realtà – e far digerire adeguamenti carburante che sono vergognosi, previsti in anticipo e addirittura parte integrante delle politiche di guadagno dei tour operator, concordati sulla pelle da chi viaggia da questi ultimi e dalle compagnie aeree.  Ci vengono imposte condizioni contrattuali capestro dove ci viene “chiesto” di diventare esattori nei confronti dei clienti o di pagare al posto loro, senza considerare che gli esattori – come magari i T.O. vorrebbero – sono il retaggio dei film di gangster degli anni ’50.  Ci vengono chieste “garanzie di solvibilità e pagamento” da operatori e vettori con bilanci fallimentari quando, a chiedere garanzie, dovremmo essere noi agenti insieme ai nostri clienti.  Ci viene rimproverato di vendere sempre meno, ma a rimproverarci e a pretendere di più sono proprio quelli che più di altri ci mettono in concorrenza con OLTA alle quali vengono concessi prezzi da fondi di magazzino o che, con qualsiasi sistema, cerca la vendita diretta anche arrivando ad assomigliare alla classica faina nel pollaio.

Ignorati da molti clienti. La pubblicità, si sa, produce. E quando la pubblicità ci indica – erroneamente e disonestamente – come “forte elemento di incidenza” sui costi della vacanza, allora c’è ben poco da dire… Molti clienti scelgono il web quale canale di approvvigionamento di voli, soggiorni e pacchetti, salvo poi ricorrere alle agenzie per farsi stampare il tkt prenotato on-line, per ottenere informazioni che nessuno gli da, per chiedere il catalogo sul quale sono pubblicate immagini e descrizioni dell’hotel acquistato direttamente. E noi, come perfetti idioti, ad aiutare, a stampare, ad elargire cataloghi e informazioni. Senza dimenticare quelli che si prendono i pacchi, e non i pacchetti, e che dopo esser stati bidonati gridano e imprecano contro tutto il settore (nessuna differenza…) e chiedono maggiori garanzie. Ma entrare in agenzia no, non se ne parla.

Ignorati anche da noi stessi. Si, perché non voglio certo assolvere tanti “agenti di viaggio” che, con questo lavoro, non c’entrano proprio nulla.  Molti di noi ignorano il concetto di preparazione, di professionalità, di onestà intellettuale verso il cliente. Ignorano il significato di “formazione”, di “normativa”, di “categoria”.  Ignorano il fatto che ogni lavoratore – tassista, farmacista, metalmeccanico, ferroviere, ambulante – lotta per i propri diritti facendo gruppo, contestando, scendendo in piazza e usando i mezzi a sua disposizione per cercare soluzioni lavorative più giuste, più eque.  Gli agenti di viaggio, invece, piangono o imprecano su face book.  Ed ecco che da "ignorati" diventiamo di colpo "ignoranti", da vittime diventiamo colpevoli.

Questo 2012 si porterà via circa 1.500 agenzie di viaggio, e l’anno prossimo non farà differenza. Qualcuno la chiama pulizia del mercato, e posso essere d’accordo, ma non posso mandar giù il pensiero di migliaia di persone che si ritroveranno senza più un lavoro e senza più un sogno in cui credere.  Questo non è un buon Natale, e io non mi sento per nulla buono.

Il Grillo S..parlante by AUTOTUTELA

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