Proprio in questi giorni, una notizia ci ha fatto rizzare il pelo sulla schiena, e ci obbliga a parlarne facendo un passo indietro per tornare al 2012, quando la CONSIP S.p.A. – società per azioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze, azionista unico – lancia un bando destinato ad affidare a soggetti da definire l’incarico della gestione delle spese di viaggio degli Enti Pubblici per il 2014. In pratica, il MEF avrebbe dovuto trovare il miglior rapporto qualità/prezzo per ottimizzare le spese di viaggio e trasferta dei dipendenti pubblici, e i soggetti idonei a fornire le proposte venivano identificati negli Agenti di Viaggio.
Non se ne conosce il motivo, ma è un fatto certo che la CONSIP S.p.A. abbia coinvolto solo ed esclusivamente la FIAVET, come la stessa comunicava a fine gennaio 2013 attraverso la stampa di settore, precisando che la gara d’appalto avrebbe selezionato una o più agenzie di viaggio alle quali affidare la gestione del business. Ovviamente tra le associate alla FIAVET, ci viene da pensare.
Perché solo la FIAVET? Perché se la stessa non è sicuramente rappresentativa di tutti gli agenti di viaggio italiani, e neppure della loro maggioranza, e neppure della maggioranza degli AdV che hanno scelto di aderire ad un’organizzazione?
Una bella domanda alla quale la FIAVET dovrà rispondere, così come dovrà farlo la CONSIP S.p.A.. visto che la AVCP – Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici – ha rilevato palesi irregolarità nell’assegnazione dell’incarico ad UNA sola associazione, un’associazione che non possiede il maggior numero di associati in Italia e che tanto meno rappresenta l’intera categoria. E che l'irregolarità sia palese è dato anche dal fatto che altre Associazioni - ben più rappresentative in termini di numeri di associati e di consenso - non siano state interpellate.
Ringraziamo l’avvocato Camillo Il Grande per la segnalazione, e gradiremmo che la FIAVET rispondesse pubblicamente ai nostri dubbi...