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Il convegno indetto dalla CNA Turismo e Commercio tenutosi ieri a Dolceacqua (IM), ha evidenziato quanto il turismo del prossimo futuro sarà influenzato dalla capacità degli operatori di rendere la vacanza sempre più un’esperienza di vita locale arricchita da momenti d’incontro con l’artigianato, la lavorazione dei prodotti del territorio, la cucina vissuta in prima persona.

I nuovi viaggiatori vogliono vivere la vacanza così come noi viviamo la nostra vita, portandosi a casa non solo fotografie ma immagini indelebili di emozioni e sensazioni provate imparando a cucinare il pesto alla genovese o gli agnolotti del Piemonte in compagnia di cuochi provetti, magari – poi – gustando il proprio lavoro insieme agli altri “cuochi per un giorno”, o apprendendo i rudimenti della scultura del legno intagliando la classica “grolla dell’amicizia” valdostana con un vecchi artigiano-scultore o ancora partecipando, con tutta la famiglia, alla vita contadina di una fattoria biologica, a contatto con la natura e gli animali per regalare sensazioni ed emozioni ai più piccoli ma, forse, anche ai più grandi.

Ecco la sfida del futuro: creare un turismo che sappia fare esperienza e tesoro da ciò di cui il nostro Paese è più ricco, facendo sistema con imprese artigiane o vinicole, con caseifici o guide naturalistiche, con fotografi o piloti sportivi, il tutto per offrire nuove formule di vacanza.

Nel corso del dibattito – al quale hanno partecipato istituzioni, imprese e associazioni di rappresentanza – si sono affrontati temi di grande interesse cercando di dar risposta al Turismo 4.0 e ponendo interrogativi ai quali bisognerà rispondere facendo squadra, pubblico e privato.
Sull’argomento ha parlato anche il presidente nazionale dell’AIAV (Associazione Italiana Agenti di Viaggio) Fulvio Avataneo, che ha sottolineato l’importanza del lavoro che gli agenti di viaggio e la CNA Turismo stanno svolgendo per creare una forte sinergia tra le imprese che producono e vendono pacchetti e servizi e le aziende artigiane, manifatturiere e di servizi aderenti alla CNA.

Ci sono circa 40.000 aziende associate alla CNA che, direttamente o in maniera trasversale, possono entrare a pieno titolo nel mercato del turismo organizzato” ha dichiarato Fulvio Avataneo. “Alle agenzie di viaggio impegnate nell’incoming necessitano sempre di più quei partner in grado di fornire quel momento “esperienziale” che offre una precisa connotazione ad un pacchetto turistico o ad una escursione. La CNA, col suo enorme bacino di imprese, si presenta come il partner primario per un turismo 4.0 del futuro. Un partner da affiancare e col quale collaborare”.

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