Marchio importante – se non per numero di punti vendita certamente per la serietà che lo contraddistingue da sempre – FRIGERIO VIAGGI si lancia nel settore dell’affiliazione commerciale turistica nel 1999 con l’obiettivo di trasferire, su agenzie di viaggio di nuova apertura, quel mix di ingredienti che ne aveva decretato il proprio successo commerciale sulle agenzie di proprietà.
La nostra scorribanda tra i vari network che compongono il variegato mondo del franchising ci porta oggi a conoscere meglio FRIGERIO VIAGGI. Oggi le agenzie che recano, anche se con modalità diverse, l’insegna del network di Giussano sono 74, delle quali ben 46 nella sola Lombardia, a dimostrare un attaccamento al territorio d’origine che può essere tanto positivo quanto non. Azienda sostanzialmente “a gestione familiare”, vede ben 5 Frigerio a dirigere altrettanti settori chiave, supportati da due manager del calibro di Giovanni Arnaboldi e Mauro Ferraresi, quest’ultimo proveniente da Alpitour.
Per comprendere il grado di soddisfazione degli affiliati rispetto alla sede, abbiamo intervistato 15 responsabili di altrettanti punti vendita distribuiti da nord a sud dai quali sono scaturite risposte e considerazioni che, pur differenziandosi su diversi punti, concordano sulla definizione di base attribuibile alla rete: seria e onesta.
La quasi totalità degli intervistati dichiara di aver avuto modo di verificare con attenzione (e senza che venisse loro messa fretta dal classico “commerciale”…) la proposta commerciale di affiliazione, così come concordano quasi all’unanimità sul fatto che le “promesse” assicurate dal network prima della firma del contratto sono state, successivamente, mantenute.
La spesa media di affiliazione oscilla tra i 15 e i 25 mila euro, con concessione dell’uso del marchio e dei colori sociali per la prima fascia ed una dotazione ritenuta “valida” per la seconda; anche per FRIGERIO VIAGGI la considerazione dei livelli commissionali è la medesima che per altre reti, con una media del 11-12% ritenuta bassa ma della quale, e finalmente qualche affiliato lo dice con chiarezza, non si fa colpa alla rete bensì ai T.O. (che pagano poco…) che sono comunque ritenuti numericamente e qualitativamente validi (su questo punto ci sono eccezioni…).
L’organizzazione della rete viene definita BUONA con tendenza all’OTTIMA, così come vengono definiti buoni i servizi accessori ai contratti con i T.O. che FRIGERIO propone. L’aspetto migliore di FRIGERIO VIAGGI è considerata la serietà, quello peggiore il radicamento al nord con conseguente scarsa attenzione alle agenzie del sud.
Questa la sintesi delle risposte alle 15 domande proposte dalle nostre assistenti. Il cosiddetto fuori onda, ovvero le quattro chiacchiere che si fanno per meglio inserire le risposte nel contesto, disegnano una buona soddisfazione degli affiliati che temono, sostanzialmente, due sole cose: la politica espansionistica dell’ultimo anno e mezzo, che pare non punti più alla qualità dell’affiliato quanto – piuttosto – al numero degli affiliati, ed il crescente sviluppo al nord che rende ancora più “lontane” le agenzie del centro e centro-sud, le quali lamentano uno scarso numero di operatori rispetto alla parte alta del Paese.
Poche lamentele, quindi, e tutte molto contenute nei toni tanto da farci capire di essere di fronte a un buon gruppo, sufficientemente omogeneo e capace di creare sinergia tra rete e p.v.. Il voto finale? 6,33, voto falsato da una filiale – una sola, in controtendenza… - che ha attribuito ZERO.
Ringraziamo tutti gli affiliati che hanno voluto rispondere, e anche i tre affiliati che si sono rifiutati di farlo; vogliamo ricordare, comunque, che questo nostro lavoro ha lo scopo di spingere i network a migliorare e migliorarsi laddove, nella lettura dei pareri dei propri affiliati, trovino motivi per farlo.