Il MiSE e AIAV danno vita a QI il Marchio di Qualità delle Agenzie di Viaggio Italiane
Da almeno trent’anni il settore del turismo organizzato vive un rapporto difficile e ricco di contrasti con internet, ovvero con tutto ciò che è arrivato ad occupare gli spazi tradizionalmente riservati alle imprese: gli hotel, prima, e poi, via via i voli, i servizi, i pacchetti turistici, tutto è stato quasi totalmente fagocitato dal web. Un’occupazione stile “Risiko” che non è piaciuta alle tante micro imprese che si sono viste sfilare il lavoro dalle mani grazie a soluzioni attive 24/24, 7/7, con costi simili o addirittura inferiori ai loro.
Poi arriva il 2020 col Covid-19, la pandemia, fattore che imprime una fortissima accelerazione all’uso di internet da parte di chiunque: il lavoro si sposta dagli uffici a casa, la spesa alimentare si ordina online e viene consegnata sulla porta. Anche la pizza, la ricetta medica o la consulenza legale, si spostano dalla loro sede tradizionale al computer.
Se prima, quindi, esistevano dei blocchi mentali nell’utilizzo della rete, oggi è tutto scomparso e tutti usano PC e smartphone per soddisfare le loro piccole o grandi necessità. Viaggi e vacanze inclusi.
Quindi? Quindi – come tutti amiamo dire – la differenza tra l’agenzia di viaggi tradizionale e il web si può trovare solo nella competenza dei professionisti che siedono dietro la scrivania. Una competenza, una professionalità ed un rispetto del viaggiatore che non è sempre presente su tanti portali più o meno blasonati.
Competenza, professionalità, rispetto si traducono in QUALITA’, che non può essere solo dichiarata ma necessita di essere provata, dimostrata per mezzo di un titolo che certifichi il possesso di requisiti e competenze da parte di chi intende chiedere e ottenere la fiducia del cliente.
Ecco perché è nato QI il Marchio di Qualità delle Agenzie di Viaggio Italiane.
Attenti… Non è un bollino che si compra, non è un titolo autoreferenziale: è il punto di arrivo di un percorso lungo il quale l’agente di viaggio misura la propria agenzia, i collaboratori, gli strumenti che usa e persino se stesso, per capire se ogni cosa rappresenta quella qualità che può fare la differenza. E quel punto d’arrivo è anche un punto di ripartenza, perché ottenuto il Marchio di Qualità bisogna riuscire a mantenerlo.
Quindi – aldilà delle facilissime critiche di chi sa già di non essere in grado di affrontare la sfida – agli agenti di viaggio viene offerta la possibilità di aderire ad un’iniziativa nata nel 2015 dal desiderio dell’AIAV - e del Ministero dello Sviluppo Economico – di attribuire un titolo concreto ai veri professionisti del settore. Nulla di improvvisato, nulla di facilmente ottenibile. Solo la manifestazione chiara e trasparente di ciò che si è e si conosce.
Perché aderire? Perché la qualità distingue ed è necessario distinguersi: dagli improvvisati, dai chi non rispetta tutte le regole, dai pigri, dai disonesti. Perché la qualità può diventare una fortissima leva di marketing, perché la qualità non ce la possiamo attribuire da soli.
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