“E’ arrivata la bufera, è arrivato il temporale, chi sta bene e chi sta male, e chi sta come gli par…”

I meno giovani riconosceranno, in queste frasi, le strofe di una canzoncina che Renato Rascel cantò quando l’Italia scese in guerra alleandosi alla Germania, un po’ a dire che tanto si era oscurato il cielo che il risultato del cattivo, o cattivissimo tempo, era inevitabile.

Lunedì ha cessato l’operatività la compagnia aerea Bellair, vettore importante per il trasporto civile tra Italia e Albania, ieri gli Enti preposti a vigilanza e controllo della Provincia di Belluno hanno apposto i sigilli all’agenzia di viaggio e tour operator “Alpine Guide”, mentre la Magistratura ne indaga proprietari e gli amministratori per truffa, la FuturViaggidi Roma – posta in liquidazione volontaria con manovre acrobatiche e debitrice di ingenti somme verso fornitori e soprattutto dipendenti - si ricicla e si ripresenta sul mercato mentre altri tour operator fanno il conto alla rovescia in attesa di chiudere i battenti.

Anche sul fronte agenziale non si sta meglio… Aumentano le insolvenze degli agenti di viaggio verso clienti e fornitori, e sono proprio questi ultimi a segnalare con sempre maggior frequenza l’utilizzo di bonifici “truccati” o di false promesse di pagamento e ad avvisare di un più che giusto irrigidimento sui termini di pagamento. Ed eccoci al rapporto agente-cliente, a quell’agente che impossibilitato a pagare le pratiche prenotate non ha altra strada se non quella di chiudere lasciando il viaggiatore con un palmo di naso.

Era tutto per aria. Le nuvole – nere, sempre più nere – si addensavano da tempo, ed era inevitabile che si sarebbe scatenato il temporale, la bufera che avrebbe spazzato via parte di questo mercato già morto o in coma profondo. Non è certo finita… Anzi, è appena iniziata: la maggior parte delle agenzie chiuderà i conti annuali con un profondo rosso, come buona parte degli operatori: i primi – almeno – hanno il coraggio e l’umiltà di ammetterlo chattando tra di loro sulle pagine dei social network, i secondi – sempre sufficientemente boriosi – raccontano di buone performance mentre vanno a ginocchioni in banca, a pregare il direttore di allungargli la vita.

E non dimentichiamoci dei vettori… Lunedì Bellair, ma il prossimo non tarderà a farsi vivo, e non è detto che sia straniero perché anche in Italia i problemi sono belli grossi e non sono solo targati AZ.

Allo sfascio. Un intero settore allo sfascio. Dieci anni fa si parlava di innovazione, di preparazione professionale e formazione, di sistema. Dieci anni fa si ipotizzavano soluzioni condivisibili e importanti partnership… Oggi leggiamo di agenti di viaggio – non fruttaroli… che chiedono “…a quanto vengono vendute le licenze d’agenzia in Provincia…”, o se sia possibile dar l’esame da D.T. in pochi giorni “…perché ci sarebbe l’idea di aprire un’agenzia in settimana visto che c’è un bel locale libero…”.

Oggi vediamo quelli che parlavano di sistema e partnership sempre più soli e arroccati nel loro castello, una volta frequentatissimo e ambito ed oggi neppure più considerato: giocano a fare i castellani schizzinosi ma sono anche loro poveri nobili decaduti e senza quattrini.

Il nostro lavoro è stato rovinato – definitivamente – dall’improvvisazione, dalla disonestà e dalla presunzione, e saranno in pochi a venir fuori con i piedi asciutti da questo cataclisma. Ne usciranno quelli che hanno puntato alla qualità e all’etica, alla correttezza tra partners e al rapporto col consumatore, alla professionalità. Gli altri tutti kaputt.  E finiamola di dire che questo è un lavoro meraviglioso che si fa per passione… E’ una bella giustificazione per sopportare il fatto che non porti a casa soldi, ma è una grandissima idiozia!

Julian per Autotutela