E’ in arrivo un’altra brutta storia che non farà certamente bene al nostro settore… Protagonista è il T.O. specializzato sul Brasile TABAPITANGA, e attori comprimari la compagnia aerea Air Italy e il T.O. Space Tour. La storia è complessa e si può riassumere con una cinquantina di viaggiatori fermi in Brasile, senza volo di ritorno seppure pagato…
E’ una storia che parla di operatori turistici in concorrenza tra di loro, di compagnie aeree troppo attente ai loro interessi fino al punto di non considerare i passeggeri e di questi ultimi, eterni ostaggi di interessi che nulla dovrebbero aver a che fare con loro e con la loro voglia di viaggiare.
E’ una storia che parla di soldi “non registrati” e di “direttive” emanate - pare - per eliminare la concorrenza del piccolo da parte del grande. E’, comunque, una storia che finirà in Tribunale e che si trascinerà per anni dopo aver fatto tutti i danni possibili.
Alcune agenzie che hanno prenotato i loro clienti attualmente impossibilitati a ritornare ci hanno già contattati, e a loro diciamo che TABAPITANGA ci ha fornito la copia del bonifico inviata a saldo dei biglietti. In anticipo? In ritardo? Nel rispetto del contratto? Non lo sappiamo e non ci interessa. Ciò che sappiamo è che il vettore era in possesso dei quattrini necessari a far tornare a casa i passeggeri, ma non ha voluto imbarcarli. Perché? Sarebbe bello saperlo…
Ciò che sappiamo è che la concorrenza tra T.O. ha assunto le sembianze della guerra che la bande di gangster si facevano nei lontani tempi del proibizionismo, dove la gang più agguerrita spazzava il campo dai concorrenti a colpi di mitra. Oggi il mitra non si usa ma sono sempre quelli che non c’entrano a rimetterci.
Staremo a vedere. Starete a vedere. Noi seguiremo questa vergognosa vicenda e vi informeremo di ciò che accadrà, passo passo. Per fare si che chi sbaglia paghi, sia questo un operatore piccolo o grande o una compagnia aerea. E perché a pagare non sia sempre e solo il viaggiatore.