Questa settimana AINET e Costa Crociere si incontreranno per discutere del contratto che regolerà i rapporti con gli ADV per il prossimo 2013, un contratto che reca in se una clausola illogica, ingiusta e arrogante.  REGOLAMENTAZIONE DEI RAPPORTI FRA COSTA CROCIERE E L'AGENZIA DI VIAGGIO  Una clausola che tende a privare gli ADV delle loro commissioni anche quando guadagnate,  rimarcando ancora di più  la linea netta di separazione che oggi corre tra chi produce e chi vende.

L’articolo incriminato, il numero 6 del contratto, prevede che 30 giorni prima della partenza “il cliente” saldi la prenotazione. Quando ciò non avvenga, l’ADV avrà l’obbligo – il trentesimo giorno – di avvisare Costa Crociere che provvederà a richiedere direttamente il saldo al passeggero privando l’agente delle commissioni.

Abbiamo scritto a Costa Crociere per sottolineare il nostro disappunto, ma – questa volta – neppure una riga di risposta.  A COSTA CROCIERE PER CONTESTAZIONE 

Abbiamo quindi, venerdì, scritto all’AINET, l’Associazione dei Network che raggruppa migliaia di agenzie di viaggio, chiedendo di opporre un netto rifiuto a questa iniziativa, soprattutto dopo che dalla compagnia crocieristica sono filtrate alcune indiscrezioni: “AINET firmerà perchè concederemo ad alcuni network di saldare le prenotazioni dopo i termini previsti per la maggior parte delle agenzie…” A AINET per COSTA CROCIERE 

E anche in AINET ci è parso prevalere questo sentimento, un sentimento di forte opportunismo dove la correttezza dei rapporti e l'equità delle condizioni verso gli agenti di viaggio diventano un puro e semplice optional da barattare sul tavolo della convenienza.

Ecco. Agenzie di seria A, B, C e via così, neppure più accomunate dai fatturati ma dall’appartenenza a questo o a quel gruppo, una serie di “famiglie” dove l’unico imperativo è produrre over commission infischiandosene dei modi, dell’etica, delle stesse agenzie alle quali ogni giorno viene chiesto di produrre di più con l’uno o l’altro operatore. Famiglie di agenti di viaggio che, quando queste strategie di marketing diventassero d'applicazione comune, le farebbero assomigliare ad altre "famiglie" certamente meno onorevoli.

AINET ha il dovere di rifiutare un contratto che viola così palesemente i diritti delle agenzie di viaggio. Costa Crociere ha il dovere di fare un passo indietro su un argomento che mina fortemente il rapporto con la distribuzione. Gli ADV hanno l’obbligo di difendere il lavoro che svolgono ogni giorno per commissioni già basse e che oggi si vorrebbero addirittura azzerare.

Se così non fosse, l’AINET firmerebbe contro gli interessi delle agenzie, Costa Crociere si rivelerebbe di una falsità accecante e gli ADV passerebbero – ancora una volta – per conigli.

I network devono lavorare per le agenzie, e non il contrario: sono le agenzie che consentono loro di esistere, soprattutto in momenti come questi, momenti in cui ogni tour operator è pronto a concordare condizioni di favore ad ogni agenzia si presenti alla sua porta. Quando un network dimentica questo assioma, ha già in se il virus che porta a deliri di onnipotenza.

Oggi scriveremo nuovamente a Costa Crociere, ma è bene la compagnia sappia che non accetteremo questo accordo quand’anche fosse firmato dall’AINET. I Tribunali ci sono, e siamo convinti che, in quelle sedi, la compagnia crocieristica farebbe una ben misera figura.

P.S. - Il logo di AINET è stato sostituito in quanto ci è stato chiesto di non utilizzarlo "impunemente". Già, perché in queste circostanze il problema è il logo...